Progetto Sentieri: come prendere in giro Abbadia Lariana

Tra itinerari su mappe interattive ci si dimentica che sui sentieri si deve innanzitutto camminare!

Il 14 di Aprile, con la proverbiale coda di paglia dopo due mesi dalla frana soggetto dell’intervento, l’amministrazione pubblica di Abbadia Lariana, su Facebook, dirama un avviso: strada chiusa per frana, ci scusiamo per il disagio, lavoro da 15-20 giorni per ripristinare la viabilità. Trentamila euro da bilancio per un “progetto”.

Ed eccoci qui: l’ennesimo “progetto” dell’amministrazione. L’ennesimo ammontare, cospicuo, di danaro dei cittadini speso per mettere una toppa, per fare bella figura negli ultimi sei mesi di mandato, nel bieco tentativo di prendere voti di pancia.

Parliamo chiaro: perché durante l’attuale gestione di Abbadia non sono stati presi provvedimenti di manutenzione ordinaria?
Perché i sentieri di Abbadia sono costantemente lasciati all’incuria, e si interviene solo quando il peggio è avvenuto?
Perché la Protezione Civile viene impiegata per fare il lavoro dei netturbini, e non la si manda invece a prevenire questo tipo di problematiche, motivo per cui è stata fondata?
Perché non si arriva a risparmiare trentamila euro di progetto lavorando con attenzione e continuità?

E magari questo si fermasse ai soli sentieri.

L’importante però è creare loghi, dare nomi fantasiosi a tratti montani probabilmente mai percorsi dai diretti interessati e buttare nel mare del web un sito e nel mare delle applicazioni un software per “mappare Abbadia”.
Mentre i sentieri fisici, quelli su cui si cammina, vengono lasciati a marcire e diventare problema di ordine pubblico.

Ma chissà come mai, il 13 luglio del 2022, un itinerario è stato sistemato, con sessantamila euro di spesa. Non un sentiero qualsiasi, ma uno ben allineato con le priorità dell’amministrazione, e lasciamo le conclusioni all’immaginazione del lettore.

La montagna ed i sentieri vanno manutenuti ordinariamente, anticipando le problematiche, in modo che non si palesino affatto.
Ci vuole continuità.

Ma da un’amministrazione che per quattro anni e sei mesi rimane ferma, e dunque inizia freneticamente ad agire per cercare di prendere in giro, di nuovo, i cittadini di Abbadia, cosa ci possiamo aspettare?