Ponte Ciclabile? NO GRAZIE!

L’attuale amministrazione di Abbadia Lariana sta portando avanti un progetto di immissione della pista ciclopedonale sulla SP72 che prevede la costruzione di un sovrappasso alla provinciale all’altezza dei condomini Miralago (Bolis), per poi continuare a monte, sopra il contrafforte e terminare all’altezza del parcheggio di fronte all’ex Albergo La Rosa.

Rendering Ponte ciclopedonale

Costo presunto dell’operazione è di 2.166.468,00 Euro, di cui 1.740.000,00 reperiti con bando regionale i restanti 426.468,00 a carico del comune e con costi di manutenzione non quantificati.

Questo progetto, oltre ad avere un rapporto costi/benefici molto alto e un impatto ambientale estremamente negativo, non risolve le criticità dell’area. Infatti indirizza il traffico ciclo-pedonale verso una zona periferica, senza attrattive e servizi per i fruitori, preclude l’accesso in sicurezza alla scaletta che porta alla chiesa di San Martino e al Sentiero del Viandante e, in prospettiva, avrà costi di manutenzione proibitivi a carico della comunità.

La domanda che viene spontanea è: a che pro?

La Nuova Abbadia Lariana, lista civica che si presenterà alle prossime elezioni amministrative, è contraria alla realizzazione del ponte!

Una soluzione alternativa, che propone la lista civica La nuova Abbadia Lariana, prevede invece la formazione di una rotonda davanti all’accesso del complesso Miralago, lo spostamento a monte della strada provinciale mediante lo sbancamento del contrafforte prospiciente la struttura, la prosecuzione della pista ciclopedonale a valle rispetto alla Provinciale, fino al Parco Ulisse Guzzi.

Una soluzione i cui costi sia di realizzazione che di manutenzione sono minori rispetto a quella prospettata dall’attuale amministrazione e che risolverebbe alla radice i problemi storici di cui soffre l’area interessata dai lavori.ù

La nostra soluzione alternativa

Tanto per iniziare, la formazione della rotonda costringerebbe il rallentamento degli autoveicoli provenienti dalla superstrada e, al contempo, permetterebbe l’immissione in sicurezza sulla SP72 in direzione Lecco ai residenti del complesso.

Lo spostamento della ciclabile a valle, rispetto alla SP72, metterebbe in sicurezza gli accessi alle ville prospicienti il lago che ora si affacciano pericolosamente direttamente sulla strada.

Anche l’accesso alla chiesetta di San Martino e al Sentiero del Viandante verrebbe facilitato e messo in sicurezza sia per coloro che provengono da Lecco, che per coloro che provengono dal centro di Abbadia.

Inoltre, la realizzazione dell’opera, permetterebbe di terminare la ciclopedonale in un’area centrale del paese, caratterizzata dalla presenza di attrezzature turistiche, servizi igienici e di ristoro, con accesso diretto al verde pubblico, alle spiagge e al lago.

Insomma, una soluzione di assoluto buon senso che non è stata presa in considerazione.

Non è chiaro quali siano le reali motivazioni che hanno portato alla scelta della soluzione del ponte, fatta a discapito delle concrete esigenze della popolazione residente.

Mancano gli studi di fattibilità, indispensabili prima di avviare un progetto del genere che comporterà non pochi disagi alla viabilità e ai residenti, chissà per quanto tempo!

Un progetto, oltretutto, che non è mai stato reso pubblico fino alla fase finale di progettazione.

La lista civica La Nuova Abbadia Lariana, contro lo spreco di risorse sia ambientali che economiche, non è assolutamente d’accordo sul progetto del ponte e, se eletta, si impegna sin d’ora realizzare la soluzione alternativa sopra illustrata.

Già da ora si sta organizzando una raccolta di firme, da far valere in tutte le sedi opportune, per dimostrare che i cittadini di Abbadia sono contro la realizzazione del progetto del ponte.